| EN | | DE |
logo Skipass
        EN | DE

@martinadebiasi

ESCURSIONI

 

 

Gli amanti dei trekking troveranno nelle Dolomiti di Cortina, Auronzo e Misurina una vastissima rete di sentieri, segnalati, mantenuti, e adatti a vari livelli, dalle passeggiate semplici a escursioni più impegnative. Per raggiungere agilmente il punto di partenza di moltissimi itinerari, o per un comodo rientro a valle dopo una giornata di trekking, gli impianti di risalita di Cortina Skiworld rappresentano un prezioso supporto.

E per rendere le escursioni ancora più facili e piacevoli, ecco il Cortina Vertical Passun biglietto da 1, 3, 5 o 7 giorni da usare liberamente fino ad esaurimento delle giornate.

 

 

Lagazuoi - 5 Torri - Giau: escursioni e pareti tra sport e storia

L'area Lagazuoi 5 Torri (Cortina Delicious), nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo tra i passi Giau, Falzarego e Valparola è tra le più affascinanti da un punto di vista storico e naturalistico. 

Sul Monte Lagazuoi, raggiungibile in 3 minuti con al funivia dal Passo Falzarego, si tocca la storia con mano nei luoghi del Fronte italo-austriaco. È possibile visitare la Galleria di Mina sul Piccolo Lagazuoi con le sue postazioni e ricoveri perfettamente restaurate, oppure scendere al Passo Falzarego lungo il sentiero dei Kaiserjäger con il suo splendido panorama. 

I luoghi della Grande Guerra sono protagonisti anche nell'area delle 5 Torri, dove con la seggiovia cabinata delle 5 Torri in pochi minuti si può raggiungere il Museo all'aperto della Grande Guerra e seguire i percorsi di visita lungo le postazioni italiane, ricostruite filologicamente, complete di cartelli informativi e allestimenti museali.

L'area si presta a numerose escursioni e brevi passeggiate, di diverso impegno e difficoltà adatte a tutti, con numerosi punti di interesse paesaggistico e naturalistico. Imperdibile è il sentiero accessibile a tutti che dal Rifugio Lagazuoi attraversa sentieri e fortificazioni della Grande Guerra e conduce, in 15 minuti, alla vetta del Piccolo Lagazuoi, dove si trova il famoso crocifisso in legno che ricorda le vittime del primo conflitto mondiale e rappresenta il punto più alto dell’escursione

 


@martinadebiasi

 

 

Escursioni e Trekking sulle Tofane


@martinadebiasi

La Freccia nel Cielo, la moderna cabinovia di Cortina, offre agli escursionisti la possibilità di raggiungere i punti di partenza di numerosi sentieri, di diversa lunghezza e impegno, così da soddisfare le esigenze più diverse. 

All'arrivo del primo troncone della funivia si trovano il Sentiero dei Pianeti e il Sentiero dell'Universo, due facili passeggiate che attraversano i boschi e i facili pendii di Col Drusciè, vicino all'osservatorio astronomico, con pannelli esplicativi su sulla storia dell'universo. Per la loro semplicità di percorrenza, sono ideali per famiglie con bambini piccoli o persone più agées. 

Raggiungendo con la Freccia nel Cielo la stazione di monte del secondo troncone, Ra Valles, è possibile poi scendere verso Piè Tofana lungo il sentiero Ra Zestes che offre stupende vedute della conca e delle Dolomiti ampezzane.

Particolarmente suggestivo è il sentiero dei Camosci, di grande interesse panoramico e naturalistico. Anche questo si presta particolarmente a famiglie e bambini se percorso in discesa partendo dal Rifugio Duca d'Aosta e utilizzando per la salita la seggiovia che parte a Piè Tofana.

 

 

Cristallo e Faloria: escursioni da vivere


@DinoColli

Dalla stazione a monte della Funivia Faloria ci si affaccia su uno dei panorami più spettacolari sulla conca ampezzana. Le proposte per gli escursionisti sono varie, dal Sentiero Dolomieu che raggiunge Rio Gere con una prima parte sul crinale molto panoramica, per poi addentrarsi in un ricco bosco di larici, cirmoli e abeti, al Rifugio Vandelli e lo spettacolare Lago Sorapiss, di origine glaciale e dalle acque di un meraviglioso color turchese, attraversando la cresta del Monte Ciasadio.

Di media difficoltà è il sentiero della "Porta del Dio Silvano": dal centro di Cortina si sale in Funivia fino alla stazione intermedia di Mandres, da qui si scende verso destra su un sentiero ben marcato fino a raggiungere il segnavia n. 220. Si gira quindi a sinistra e si prosegue nel bosco di larici ai piedi del Monte Faloria per un sentiero praticamente pianeggiante fino a raggiungere “Ra Crepedeles”, rocce tra le quali si distingue la “Porta del Dio Silvano“: una grande insenatura a forma quadrata che ricorda appunto una porta nella montagna protagonista di antiche leggende che raccontano di tesori nascosti. Qui inizia la discesa con pendenza medio-forte fino alla Fattoria Meneguto e poi a Baita Fraina e ritorno a Cortina lungo la strada panoramica.

L'Anello di Forcella Zumeles è invece un itinerario di grande interesse naturalistico che a tratti si immerge in uno dei più interessanti boschi di larici della conca ampezzana. Da Rio Gere si sale con la seggiovia fino al rifugio Son Forca (2215 m.). Qui si cammina lungo la strada sterrata che scende fino alla partenza della cabinovia e poi lungo la pista di sci fino a Forcella Son Forca (2110 m.). Si prosegue lasciandosi la pista sulla sinistra, lungo un sentiero pianeggiante (segnavia n. 205) fino al bivio che incrocia il sentiero per la Val Padeon. Da qui si sale a sinistra verso Forcella Zumeles. Dalla cima, a 2072 metri, si apre uno splendido panorama sulla conca ampezzana. Per il rientro si scende lungo il segnavia 204, un sentiero ripido a serpentina nel tratto iniziale, che poi entra nel bosco. Si prosegue quindi fino a Mietres e poi verso l’agriturismo di Malga Larieto, in un magnifico bosco di larici, e da qui si ritorna alla partenza della seggiovia a Rio Gere.

 

 

Trekking sulle Dolomiti Bellunesi di Auronzo


@martinadebiasi

Nel comprensorio di Auronzo di Cadore, due sono le seggiovie che si possono prendere e raggiungere quota 1.585 m.s.l.m. e che conducono al Rifugio Monte Agudo, ottimo punto panoramico sull’abitato, sul lago e sulle Dolomiti di Auronzo, con un’ottima visuale sulle Tre Cime di Lavaredo.

Dal rifugio Monte Agudo si possono seguire alcuni sentieri tra i quali una variante dell’Alta Via N. 5 che permette di scendere sino al lago di Auronzo e lungo il percorso scoprire ancora malghe e rifugi della zona.

Per un trekking più impegnativo è possibile percorrere l'escursione  “Monte Agudo - Pian dei Buoi - Ciareido”: seguendo il crinale Pian dei Buoi, ampio altopiano prativo con le vedute panoramiche sulle Dolomiti dell’Oltrepiave e del Centro Cadore si arriva al rifugio Pian dei Buoi e da qui salendo per una carrareccia militare si può raggiungere il Rifugio Ciareido.

 

 

Misurina: escursioni a due passi dalle Tre Cime di Lavaredo

A poca distanza dal Lago di Misurina la seggiovia Col de Varda vi porta all'omonimo rifugio,  con una splendida vista sul lago e punto di partenza per il giro dei Cadini di Misurina. 

Si può inoltre scegliere tra una varietà di sentieri facili, come la passeggiata fino a Malga Maraia, e più impegnativi, come i sentieri attrezzati Bonacossa e Durissini.  

Sempre dal rifugio Col de Varda potrete raggiungere grazie ad un semplice sentiero panoramico il Rifugio Città di Carpi da un lato e il Rifugio Fonda Savio dall’altro addentrandovi di fatto nel gruppo montuoso dei Cadini di Misurina.


@martinadebiasi

 

 

Escursione olimpica

Un trekking panoramico che permette di scoprire alcuni dei luoghi simbolo di Cortina e delle prestigiose gare sciistiche che si sono disputate o si disputeranno, come nel caso delle Olimpiadi Milano - Cortina 2026. Si parte dal Rifugio Duca d'Aosta, raggiungibile con la seggiovia da Pié Tofana. Qui è d'obbligo soffermarsi ad ammirare lo Schuss, iconica parte dell'Olympia delle Tofane, una delle piste più conosciute di Cortina. Proseguendo con la seconda seggiovia si arriva al Rifugio Pomedes, costruito nel 1955 in vista delle Olimpiadi dell'anno seguente. Dai suoi 2303 metri, e dalla terrazza che offre una vista meravigliosa sulla conca d'ampezzo, è possibile vedere la partenza delle gare di sci di Coppa del Mondo che si tengono ogni anno, oltre all'Olympia delle Tofane. 

Da Pomedes si prende il ripido sentiero n° 421 che conduce al Rifugio Dibona, per poi scendere lunga la strada bianca fino al secondo incrocio, con il sentiero n° 405 che riporta al punto di partenza a Baita Piè Tofana, nata come appoggio per i cronometristi delle Olimpiadi Invernali del ’56, e oggi elegante punto di ristoro con una cucina raffinata e attenta alle materie prime.


Giacomo Pompanin